Risposte creative alla campagna di reclutamento del Bundeswehr.

“Mach, was wirklich zählt!”, ovvero “Fai ciò che conta veramente!” è il motto di una massiccia campagna pubblicitaria lanciata dall’esercito tedesco (Bundeswehr) dal Novembre scorso per promuovere il reclutamento nelle sue fila. Quando ho visto passando per strada il primo di una lunga serie di manifesti pubblicitari, costati insieme a cartoline, sito web e altri ammennicoli la modica cifra totale di 10,6 milioni di Euro di denaro pubblico, mi sono chiesto subito un paio di cose: quanto fossero idioti i personaggi che hanno scelto gli slogan riportati sui manifesti (“Noi combattiamo anche per far sí che tu sia contro di noi”, “La vera forza non la trovi tra due manubri”, “Credi che sia figo essere soldato/soldatessa?”, eccetera…) , quanto idioti fossimo noi contribuenti nel pagare le tasse che vanno a finanziare certe porcate, ma sopratutto come si potesse rispondere ad una simile oscenità… Non che io non abbia trovato subito un paio di slogan appropriati che sarebbero stati utili per riassumere efficacemente la vera funzione dell’esercito in Germania e altrove, ma non  disponevo a breve termine dei mezzi per poter rispondere in modo esteso ed efficace alla propaganda militarista appena avviata: si fa quel che si può, ma nel mio caso si trattava di troppo poco. Pochi giorni fa sono però venuto a sapere che un pugno di artisti/e e attivisti/e politici/che riuniti/e nel gruppo “Peng-Kollektiv”, con la modica cifra di 100 €, ha messo in ombra, in dubbio e in ridicolo la campagna della Bundeswehr, aprendo un sito con link e grafica simili a quello originale usato per incoraggiare l’arruolamento dove si possono leggere alcune informazioni (verificabili) che ai signori dell’esercito non sarebbe mai passato per la testa di pubblicare, ad esempio il numero di soldati suicidatisi quest’anno o la percentuale di donne che subiscono molestie sessuali nell’esercito. Il sito è diventato in pochi giorni virale e ha dato l’imput sul web ad una serie di osservazioni, commenti e grafiche contro l’iniziativa militarista. Per quanto riguarda invece i manifesti, attivisti/e del collettivo “Abteilung zur sichtbaren und inhaltlichen Verschlimmbesserung unhaltbarer Truppenwerbung (AbtVerschlTruWer)” hanno tappezzato la zona nella quale ha sede il ministero della difesa tedesco con manifesti pubblicitari modificati. Ecco alcune foto dell’adbusting:

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“Bombardare per la pace è come fottere per la verginità”

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“Siamo via: guerra lampo in Siria. Nonno sarebbe stato così orgoglioso.”

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Difendere con la violenza lo sfruttamento. Il vostro esercito”

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“Nessuna idea di niente? Nessun problema! Prendiamo volentieri anche gli stronzi”

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“Anche gli animali combattono per far sì che noi possiamo mangiarli.”

Per completare il quadro segnalo un’altra azione compiuta da ignoti a Berlino, che nella notte del 9 Novembre scorso hanno “ridipinto” la facciata dello showroom dell’esercito tedesco per protestare contro la propaganda per l’arruolamento e contro la “normalizzazione” della guerra.

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Manifesto per un Capodanno anticarcerario, ovunque!

Capodanno fuori dalle carceri! Dappertutto davanti ai centri di espulsione e agli istituti penali!

Le manifestazioni rumorose di fronte alle prigioni sono una tradizione che resiste in alcune parti del mondo, per ricordare durante il cambio d’anno coloro i/le quali sono tenuti/e prigionieri/e dallo Stato. Un modo per esprimere solidarietà alle persone detenute. Sia di fronte alle carceri che ai centri di esplusione*, dove vengono detenute persone prive di documenti o con i documenti sbagliati, vogliamo riunirci insieme per rompere l’isolamento e la solitudine. Questo sistema carcerario non è riformabile, perchè è sbagliato alla radice, qui e ovunque. Non crea persone migliori, non contribuisce a risolvere i conflitti sociali. La coesistenza dominante basata sulla concorrenza e sull’ingiustizia rinchiude le persone o le espelle, da un lato per allontanare da sè ciò che è problematico, dall’altro per spaventare e statuire esempi per chi è alla disperata ricerca di libertà. Che le persone siano rinchiuse perchè hanno rubato o danneggiato la proprietà, perchè hanno viaggiato senza biglietto**, perchè per assenza di prospettive o timore di venir perseguitate sono fuggite dalla loro terra di provenienza- tutto questo si basa su un unico fatto: l’esistenza di norme dominanti che stabiliscono ciò che è sbagliato e ciò che è giusto, ciò che va protetto e ciò che va punito. Leggi e regole stabilite da pochi, alle quali altri a loro volta devono sottomettersi. Questa logica della punizione e della conseguente carcerazione va infranta. Per noi la fine di tutte le strutture detentive è possibile solo all’interno di un processo che rovesci le condizioni attuali nella loro totalità , per rendere possibile un mondo senza sfruttamento ed oppressione. Non importa dove vi troviate, incontratevi a Capodanno di fronte alle carceri, siate rumorosi/e ed esprimete per le strade la vostra idea di un mondo senza dominio e senza coercizione. Vogliamo usare la nostra solidarietà ed il nostro aiuto reciproco per abbattere mattone per mattone tutti questi muri. Vogliamo un mondo senza muri né confini. Lotteremo insieme finchè tutti/e saranno liberi/e”.

Il manifesto, affisso di recente in diverse cittá tedesche, è preso da Contra-Info, la traduzione in italiano è mia. A “lavoro” quasi finito ho scoperto che era già stato tradotto su almeno un altro sito, ma la mia versione, a mio modesto parere, é più corretta e scorrevole e comunque m’é costata una decina di minuti, ‘sticazzi, quindi eccola qui!

*Anche in Germania esistono strutture di detenzione, identificazione ed espulsione riservate a chi non ha la cittadinanza tedesca e si sia macchiato di reati o semplicemente non abbia i documenti in regola per restare nel Paese secondo quanto stabilito dalla legge.

**No, non è un errore di traduzione:in Germania, chi per un motivo o per l’altro viaggia sui mezzi di trasporto pubblici senza biglietto, è recidivo e non può pagare le multe, si vede costretto in molti casi a scontare un periodo di detenzione!

Manifesti e volantini antielettorali.

Per completare il ciclo di articoli sul tema dell’astensionismo elettorale pubblico una serie di manifesti e volantini apparsi in diverse zone d’Italia in occasione delle varie tornate elettorali. I testi possono venire eventualmente modificati secondo i luoghi e le circostanze, in ogni caso potrebbero essere d’ispirazione per una campagna anti-elettorale propositiva e creativa.

http://summerhill.noblogs.org/gallery/4350/nonvotarewebns9.jpg

http://summerhill.noblogs.org/gallery/4350/mann.jpg

http://www.informa-azione.info/files/adesivo1web.jpg

 

http://www.sicilialibertaria.it/wp-content/uploads/nonvotare.png

http://i129.photobucket.com/albums/p210/asdtux/eventi/manifesto2-pagine.png

http://i129.photobucket.com/albums/p210/asdtux/eventi/manifesto-pagine.png

http://www.informa-azione.info/files/adesivo2-minia.jpg

 

File:Nonvotare.jpg