Cartolina per l’inferno.

I poveri, i malati, gli ultimi, straziati dal dolore fisico, senza speranza, erano lì per consentirle di glorificare se stessa, per darle una ragione di vita. Lei si nutriva di questa sofferenza, desiderava intensamente che i poveri rimanessero tali, che sopportassero, godeva della sofferenza altrui che avvicina a Dio. Il denaro del quale disponeva, carpito furbamente e con oppurtunismo da dittatori, truffatori e reazionari benestanti con la coscienza sporca sparsi per il mondo non serviva a costruire luoghi di cura, ma a creare un esercito di serve indottrinate alla caccia di anime, anime da catturare col battesimo in punto di morte, anime da comprare con un piatto di minestra e un cantuccio in uno stanzone freddo, anime da elevare con lo strazio delle carni, in una parodia moderna del martirio di Gesù Cristo. Un biglietto per il Paradiso, lo chiamava. Il peggior nemico della pace? L’aborto, mica il missionarismo sterminatore nel nome del suo Dio, costato la vita a interi popoli nelle Americhe, in Africa, Oceania, Asia, mica le guerre, le crociate, l’inquisizione o la caccia alle streghe. L’immagine perfetta della donna tutta sacrificio e dedizione, che annulla se stessa, destino e missione, al posto di volontà propria il volere di Dio o di chi dice di parlare in nome suo.  Donare se stessi, sacrificarsi, senza chiedere nulla. Nulla? Nulla tranne l’adesione alla propria fede, alla propria morale, alla propria visione del mondo, alla propria condotta- con buona pace del disinteresse. E allora abbiate fede nell’Onnipotente, e sorridete, musoni! È così che i poveri e i sofferenti possono migliorare il mondo, mica ricercando le cause della loro povertà e sofferenza per rimuoverle, mica unendosi nel comune interesse per un’esistenza migliore, giammai lottando per riavere i frutti del proprio lavoro, per riprendere il pane a chi glielo strappa di bocca. Non vorranno questi guastafeste impedire ai santi emissari di Dio di fare il bene raccattando anime per il Paradiso, eccheccazzo! Quindi zitti, e soffrite sorridendo che nell’aldilà, se siete stati buoni e proni vi aspetta la gloria! E niente contraccettivi, mai! Se non mettete al mondo dei bambini ogni qualvolta avete un rapporto sessuale siete degli assassini! E non preoccupatevi se poi quei bambini creperanno di fame, malattie, stenti, perchè Dio vede e provvede anche per loro e le loro anime avranno un posto d’onore accanto a Nostro Signore, proprio come la sua anima, e chissà se pure in Paradiso verrà osannata da idioti pronti a citare le sue frasi insulse, o se si ritroverà insieme ai suoi amici Duvalier e Hoxha, ai Contras nicaraguensi, ai nostalgici di Franco e agli squadroni della morte guatemaltechi. Ma che dico, come oso infangare la memoria di una Santa, mettere in discussione le sue nobili opere, dubitare della sua abnegazione! Era solo una povera, umile, devota anziana donna che aveva deciso di dedicare la propria vita a Dio, una che di politica non ne capiva nulla, una che ha fatto miracoli, primo fra tutti quello di catalizzare il bisogno di fede di milioni di persone insicure e credulone in tutto il mondo. Io invece sono solo un miscredente, malizioso e blasfemo, sempre lì a ricercare e criticare. Perciò andrò all’Inferno, spero non prima di aver assistito ad un vero miracolo, quello di un umanità che apre gli occhi. Per gli altri, quelli che hanno fede, tenetevi stretto il vostro biglietto, crediate pure che v’aspettino in Paradiso. Quando sarete lì mandatemi una cartolina e salutatemi la vostra Santa Teresa di Calcutta.

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