Atene: rapper antifascista ucciso da neonazista di Alba Dorata.

Nelle prime ore di Mercoledì 18 Settembre un neonazista appartenente al famigerato partito Alba Dorata ha accoltellato ed ucciso ad Atene il rapper antifascista Pavlos Fissas, noto col nome d’arte di Killah P. Il fatto è avvenuto alle prime luci dell’alba, ma la dinamica viene riportata in modo differente a seconda delle fonti: secondo il racconto del padre dell’ucciso, Pavlos si sarebbe trovato in un bar a guardare una partita di calcio con alcuni amici, che tra di loro avrebbero pronunciato frasi di disprezzo nei confronti dei neonazisti di Alba Dorata; un’avventore seduto ad un tavolo vicino, sentendoli, avrebbe telefonato ad alcuni neonazisti per informarli dell’ “affronto” ed essi, giunti sul posto, avrebbero aggredito Pavlos ed i suoi amici: uno avrebbe estratto un coltello e pugnalato a morte il rapper antifascista. Secondo altre versioni, la vittima al momento dell’agguato mortale passeggiava con la fidanzata e altri due amici nel quartiere ateniese di Keratsini, quando sarebbe stato inseguito da un gruppo di neonazisti, al quale se ne sarebbero uniti altri poco dopo; da un’auto fermatasi nei pressi degli aggrediti sarebbe sceso un uomo che avrebbe pugnalato Fissas. Sembrerebbe anche che un gruppo di agenti di polizia dell’unità motorizzata DIAS fossero presenti sul luogo dell’aggressione e non siano intervenuti. Solo in un secondo momento l’assassino è stato fermato e identificato: si tratta di Giorgos Roupakias, 45 anni, residente a Nikaia. I rapresentanti di Alba Dorata hanno cercato di negare i legami tra il loro partito e l’omicida, ma questi ha confessato sia il gesto che la sua affiliazione politica. Nella foto sotto si vede Roupakias durante un’iniziativa di Alba Dorata (accanto al parlamentare di Alba Dorata Barbarousis):

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In risposta all’omicidio del rapper sono state organizzate manifestazioni antifasciste in tutta la Grecia, durante alcune di esse vi sono stati momenti di tensione e scontri con numerosi feriti tra i manifestanti. La polizia ha fatto largo uso di gas lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo (a causa di ciò un manifestante ha perso un’occhio), in alcuni casi ha sparato pallottole di gomma. La rabbia per il vile assassinio di Pavlos Fissas non si placa, non ci sarà pace finchè i neonazisti continueranno a scorrazzare liberi di ammazzare chi vogliono con la copertura di polizia, capitalisti e istituzioni compiacenti alle quali fa comodo che i teppisti di estrema destra facciano per loro il lavoro di sporca manovalanza contro chi si oppone alle attuali condizioni sociali ed economiche lottando per una società migliore e radicalmente diversa da quella attuale.

Per continui aggiornamenti sulla vicenda di Pavlos Fissas consiglio di seguire il sito in lingua inglese Occupied London, che riporta aggiornamenti continui sulla vicenda e sulla risposta antifascista a seguito dell’ennesimo omicidio per mano dei neonazisti in Grecia.

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