Val Susa: manifestazione NO TAV e violenza di Stato.

La manifestazione NO TAV svoltasi il 25 Febbraio in Val Susa ha visto la partecipazione di almeno 75mila persone, un numero impressionante e significativo, ma ciò sembra non contare nulla per chi vuole a tutti i costi portare avanti il progetto dell’alta velocità. Tra gli episodi particolarmente gravi avvenuti in questi giorni c’è la carica a freddo degli sbirri contro alcuni partecipanti al corteo del 25 alla stazione di Porta Nuova di Torino, un corteo non solo partecipatissimo come già accennato, ma anche pacifico: la provocazione è sempre dietro l’angolo, la solita vecchia strategia. Proprio il giorno successivo alla grande manifestazione NO TAV è giunta notizia di un probabile allargamento del non-cantiere in Val Clarea, il che ha portato all’immediata mobilitazione degli/lle attivisti/e NO TAV. Durante un episodio di resistenza passiva, il compagno Luca Abbá, arrampicato su un traliccio, viene inseguito da un carabiniere che lo vorrebbe far scendere: Luca si arrampica più in alto e rimane folgorato, cadendo poi da un altezza di 10 metri, si trova ora all’ospedale in rianimazione. La resistenza contro l’occupazione militare della Valle Clarea continua in queste ore, numerose le azioni solidali in tutta Italia, bloccati tratti di autostrada e strade statali da parte dei/lle resistenti NO TAV.

luca

Per approfondire: http://anarresinfo.noblogs.org/2012/02/27/val-susa-la-polizia-attacca-compagno-ferito;

http://www.lavallecheresiste.info/.

2 thoughts on “Val Susa: manifestazione NO TAV e violenza di Stato.

Leave a Reply

Your email address will not be published.