Occupata la sede di una banca a Belfast.

Lunedí scorso una dozzina di attivisti del movimento Occupy Belfast ha occupato la sede dismessa della Bank of Ireland in Royal Avenue a Belfast. Operando in modo ben pianificato, gli attivisti hanno colto di sorpresa la polizia locale, entrando nell’edificio ed erigendo barricate per impedire lo sgombero, esponendo poi sulla facciata del luogo occupato alcuni striscioni ben visibili dall’esterno. Tra i partecipanti all’azione un anarchico membro del Workers Solidarity Movement.

 Durante una manifestazione organizzata il giorno successivo a sostegno dell’iniziativa, alla quale hanno preso parte un centinaio di persone, é stato distribuito un volantino che spiega i motivi dell’azione. Tra le altre cose viene detto che l’occupazione ha lo scopo di creare e sostenere un piú ampio movimento per la riappropriazione di spazi abitativi a fronte del crescente aumento dei prezzi degli affitti, della speculazione e dell’emergenza sociale dei senzatetto. “le banche si prendono le nostre case e noi ci prendiamo le sedi delle banche”, si legge nel volantino, “questa é una riappropriazione per la comunitá”.

Per approfondire vedi: “The liberation of a former Bank of Ireland building in Belfast”.

5 thoughts on “Occupata la sede di una banca a Belfast.

  1. Ciao !
    Ho lasciato un commento nel tuo “vecchio” Blog e non ricevendo risposte ho pensato che forse tu lo hai abbandonato per curare questo nuovo ed eccomi qui ad intervenire ! Apprezzo questo nuovo ma è quasi scontato dirlo, piano piano e tempo permettendo lo seguo e negli articoli che mi sembreranno interessati interverrò con delle riflessioni..
    In riferimento a questo articolo ho due osservazioni e dubbi, una di natura della forma retorica del testo :
    D’accordo sui motivi dell’occupazione quello che, almeno per me, non si capisce dal testo è la successione temporale dei fatti, mi spiego meglio citando direttamente il testo mi sembra utile qualche chiarificazione :

    Lunedí scorso una dozzina di attivisti del movimento Occupy Belfast ha occupato la sede dismessa della Bank of Ireland in Royal Avenue a Belfast. Operando in modo ben pianificato, gli attivisti hanno colto di sorpresa la polizia locale, entrando nell’edificio ed erigendo barricate per impedire lo sgombero, esponendo poi sulla facciata del luogo occupato alcuni striscioni ben visibili dall’esterno.

    Ecco vorrei capire se gli attivisti avevano già occupato la sede della banca quando la polizia tentava lo sgombro ( ovvio che se tentano lo sgomrbo significa che qualcuno c’era ma non mi torna il la strategia degli attivisti che, forse lo avevano momentaneamente abbandonato ? o si tratta di azione simbolica ? )
    solo per capire come stanno effettivamente le cose, credo sia importante.

    Poi se non si tratta solo di azioni dirette sul tipo delle TAZ ( zone autonome temporanee ).. credo che eventualmente l’equivoco sullo scopo di queste azioni-occupazioni parta da qui e non dai motivi che spingono, forse dall’incertezza di tenerle o meno ? lo dico senza retorica che sai non mi piace..

  2. Ciao Ale!
    Mi fa piacere ritrovarti qui, riguardo al vecchio blog hai ragione, ormai mancano pochi giorni alla sua cancellazione forzata perció mi concentro solo su questo. Sul tuo dubbio riguardo la successione degli eventi: l’edificio abbandonato (in passato sede della Bank of Ireland e probabilmente ancora proprietá della banca) é stato occupato, gli occupanti vi si sono barricati dentro per evitare lo sgombero (gli sbirri a volte sono svelti, ma stavolta gli altri sono stati piú svelti di loro!) ed hanno esposto gli striscioni, rimanendo poi all’interno dell’edificio anche se privi di eletticitá ed acqua corrente- se hai idea di come funziona un’occupazione potrai immaginarti piú o meno come si sono svolti i fatti, le difficoltá, ma anche l’ingegnositá nel superare i problemi pratici, la solidarietá dall’esterno é fondamentale in questi casi per creare consenso, approviggionamento di beni di prima necessitá e per allentare la morsa dei un eventuale assedio dall’esterno da parte delle “forze dell’ordine”.
    Gli obiettivi dell’occupazione li ho accennati, d’altra parte l’occupazione di quell’edificio specifico potrebbe durare qualche giorno o diversi anni ( l’intenzione in questo caso é che duri, per quanto mi sembra di capire, ma ció dipende da molti fattori…), l’importante é lanciare un segnale e dare man forte alle azioni che soddisfino l’impellente esigenza della riappropriazione da parte della cumunitá di spazi abitabili e di socializzazione a scapito della logica del “profitto a tutti i costi”..

  3. Eccomi, sono stato un giorno poco bene ma rieccomi e non ti ho potuto rispondere tempestivamente, scusami..
    Si certo capisco bene cosa comporta una occupazione ed esproprio, ho capito cosa vuoi dire… E sono solidale per quel che vale… d’altronde quando non si ha niente da perdere questo e d’altro, hanno la mia simpatia, meglio a loro questo edificio che ad una banca che lo abbandonato, poco ma sicuro.. Ma è giusto far notare a compagni con sincerità quando stanno per fare cazzate ed errori o li hanno fatti..Come ho già detto altre volte purtroppo non ho la verità in tasca ma va detto anche che parlare anche dei risvolti teorici di un azione è una cosa intelligente secondo me mentre con gli anarchici questi discorsi sono trascurati eo addirittua malvisti, segno che oggi il movimento anarchico e squat nella fattispecie non ha risolto i nodi cruciali e suoi esistenziali..
    Ultimamente tra gli anarco-insurrezionalisti ci sono stati “scissioni” anzi più corretto dire rotture di vedute e prospettive..

    Perciò ti allego il link di un testo che è circolato che è genuino :

    http://illatocattivo.blogspot.com/2012/01/della-modestia-che-si-conviene-al.html

  4. Sulla tempestivitá nel rispondere come vedi non posso dar lezioni a nessuno, quindi non scusarti! Per quanto riguarda i discorsi teorici farei un distingui tra le singole realtá politiche, i vari gruppi, perché alcuni di questi non si fanno certo mancare i dibattiti infiniti (alcuni dei quali decisamente superflui). Le occupazioni in generale possono avere motivazioni diverse, dalle necessitá pratiche alle quali far fronte (emergenza abitativa, necessitá di un luogo di riunione/socializzazione non commerciale ed autogestito) fino alla vera e propria strategia del creare un esempio di realtá anarchica che si sviluppa all’interno del sistema e nonostante esso, esempio da proporre e seguire, embrione di organizzazione sociale futura eccetera….
    Per quanto riguarda gli insurrezionalisti, non li seguo molto. Mi capitano sotto gli occhi di quando in quando loro analisi e scritti vari, alcuni sono interessanti, ma i piú sono un pó barbosi e spesso mi lasciano perplesso. In ogni caso daró un’occiata a quello che mi hai linkato, sappi che il sito (che mi avevi giá segnalato) é interessante e ho giá leggiucchiato qualcosina, spero di trovare presto tempo e calma per leggere oltre, mi incuriosisce ( mai dire “visto un comunista, visti tutti”, il mondo é bello perché é vario, hahaha!).

  5. Tutto abbastanza giusto…
    “Per quanto riguarda gli insurrezionalisti, non li seguo molto. Mi capitano sotto gli occhi di quando in quando loro analisi e scritti vari, alcuni sono interessanti, ma i piú sono un pó barbosi e spesso mi lasciano perplesso”

    eheh effetivamente non hai tutti i torti ! Spesso e volentieri si leggono testi pesanti e tristi, ma insomma….Io sono comunque per approfondire, anche a me incuriosice molto approfondire i vari punti di vista magari se ne possono fare delle sintesi con altri pensieri senza presunzione di ricavarne chissà che cosa ! A presto !

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