Cos’é l’azione diretta?

Il sindacalista anarchico Rudolf Rocker definiva l’azione diretta come «Ogni metodo di guerra immediata dei lavoratori (o altre persone nella società) contro i loro oppressori economici o politici». Si tratta di un principio fondamentale dell’anarchia, teorico e pratico, che consiste nell’agire nelle diverse situazioni lavorative, quotidiane, sociali in generale, senza intermediari ( quindi direttamente ) attraverso diversi mezzi, pacifici o violenti, per ottenere miglioramenti concreti e situazioni più favorevoli, spesso nel tentativo di influire sulle condizioni sociali generali che si ritengono negative. Lo sciopero é uno dei metodi di azione diretta tra i più noti, insieme a boicottaggio, sabotaggio, rifiuto di pagamenti ( ad esempio di tasse, affitti, bollette ecc. ), occupazioni di spazi autogestiti, disobbedienza civile nonviolenta,diverse altre forme di propaganda ed azione, fino ad arrivare nei casi estremi alla resistenza armata come forma di ultima difesa. Per chi pratica l’azione diretta le leggi hanno un valore relativo e limitato, il metro di valutazione sono i principi morali e l’etica. Come si può leggere sul sito ( myspace ) dell’omonimo gruppo musicale streetpunk/oi! perugino:

“Semplicemente, azione diretta significa agire da solo senza aspettare che qualcuno lo faccia per te, poiché solo agendo direttamente le cose possono cambiare. Quindi, rifiutare l’idea che la società sia statica, e che le coscienze delle persone, le loro idee ed ideali non possano essere cambiate. L’azione diretta provoca una trasformazione degli stessi che la fanno, perché agendo per se stessi, oltre a soddisfare la propria voglia di libertà, dimostrano che ogni cosa è possibile, se esiste la volontà per farla. Liberandoci dalle catene mentali, ci rendiamo conto che tutto è possibile, collaborando ed agendo direttamente. Grazie all’azione diretta ci siamo liberati dalla schiavitù dei secoli passati, e con questa forza diretta abbiamo anche ottenuto le cosiddette “libertà civili”. Usata bene da un grosso numero di persone, permetterà di raggiungere qualunque meta prefissata. La voglia di cambiare, viene dalla consapevolezza dell’errore presente.”

Nulla può far più infuriare i potenti, che ci hanno sempre abituato a delegare ogni cosa ( ingannandoci e tenendoci ben lontani dalla conquista dei nostri obiettivi e dalla difesa dei nostri interessi reali), di un gruppo di individui che prende in mano lo svolgimento di una situazione agendo direttamente per i propri interessi contro sfruttatori ed usurpatori, autogestendosi ed autorganizzandosi in modo solidale ed antiautoritario, lanciando un chiaro segnale al resto della società e rappresentando un esempio che si spera possa essere contagioso.